Un libro, cos'è un libro senza una storia da raccontare? Ho finito di leggere La coscienza delle piante di Nikolai Prestia poco dopo aver firmato il contratto fino a giugno col comune di Roma, in una scuola dell'infanzia a San Lorenzo. Nel libro c'è il fallimento come tema ricorrente, quello degli under 30, in particolare. Non ho sottolineato niente, nemmeno una riga, una parola. Questo grazie al ritmo del raccontare, al continuo susseguirsi di fatti, sorprese, emozioni. Ecco, in un libro questo per me deve esserci. Per tutto settembre ho vissuto col fantasma del fallimento: ho 54 anni, e sono ancora precario lavorativamente. Embè, direbbe il nonno della storia. Embè, direbbe la voce narrante alla fine del racconto. Embè, mi dico, il fallimento è nell'aria, è nei polmoni di quelli sensibili come noi. Non sfuggiamo mai alla paura di fallire, nemmeno con un falso sé, con una vita parallela velleitaria che ci fa dimenticare figli e debiti, madri e mogli, doveri e spensieratezza. Fingiamo e corriamo, e nel frattempo ci rapisce un respiro con gli occhi al cielo, per ricordarci il bello di esserci ancora tra questi fiori, tra questi figli, tra queste storie.
In questo libro c’è un grido, più grida, urli, singhiozzi, lacrime, rabbia, passione, c'è un'intera generazione soffocata da noi cinquantenni, o chiunque stia lì col dito puntato: o a giudicare o a indicare la via. Loro la conoscono già, basta non mettersi di traverso, e lasciarli andare dove gli pare.
Resta la bellezza di aver letto una storia sorprendente, piena di grazia, con uno sguardo insistente sui passi del protagonista, per poterlo osservare meglio, per stargli accanto, per ascoltarlo fino a sotto quella trave, davanti a quello specchio. Marco, Marcolino, avevi carne e respiro durante la lettura. Come una bella canzone, come il mistero di certe foto, come l'ossessione di certi amori, come quegli alberi indimenticabili, questo libro rimane tra i pensieri come un sogno poco prima del risveglio. Per questo ne scrivo di getto, senza la paura di fallire, e per farvelo sapere.